La Collezione
Palazzo Ricci Socini
La collezione conservata all’interno di Palazzo Ricci Socini è considerata di grande rilievo per ricchezza, qualità e varietà degli oggetti esposti. Sono tanti i nomi di artisti importanti che è possibile ritrovare nel percorso museale.
Il viaggio parte dalla fine del Duecento, con la splendida “Madonna col Bambino” di Duccio di Buoninsegna, per arrivare al Trecento, grazie alle tavole di Pietro Lorenzetti e al Quattrocento, dove vediamo lo stretto legame ancora esistente tra la cultura figurativa senese e quella bizantina, espressa nei ricchi fondi oro e nelle eleganti figure di Andrea di Bartolo e Sano di Pietro.
È nel Cinquecento che la nuova maniera si fa spazio anche nell’arte locale, come possiamo vedere nella “Madonna che allatta il Bambino” del Brescianino, dove, colori densi e incarnati dolcissimi, risentono delle lezioni del Beccafumi e delle composizioni Raffaellesche.
Il percorso museale termina nel Seicento, con manufatti legati alla vita delle confraternite laicali e le grandi pale d’altare di scuola senese che, a partire dalla Controriforma, ornavano gli altari delle chiese della Val d’Arbia, tra cui spiccano i nomi di Rutilio Manetti, Bernardino Mei, Francesco Vanni e Pietro Sorri.
Sebbene rimanga fuori dalla disposizione cronologica con cui è allestito l’intero museo, merita una speciale menzione la grande pala di Girolamo di Benvenuto: architetture classiche, ricchezze figurative e rifiniti dettagli, la rendono una tavola davanti alla quale è possibile soffermarsi a lungo per ammirarne ogni particolare.
Madonna con Bambino tra santi
Sano di Pietro 1460 c.
Madonna con Bambino
Matteo di Giovanni 1470 c.
Assunzione Di Maria
Maestro di Montepertuso 1490 c.
Madonna con Bambino e due angeli
Luca di Tommé 1375c.
Madonna con Bambino
Pietro Lorenzetti metà XIV sec.
Madonna con Bambino
Duccio di Buoninsegna 1295 c.